Sabato 2 dicembre 2023, alle ore 20.00, presso il Santuario del Beato Giacomo di Bitetto (piazzale Beato Giacomo, 1, Bitetto), si terrà la presentazione del volume Il santuario del Beato Giacomo di Bitetto. Culto, storia arte e tradizione, a cura di R. Bianco, Bari, Edipuglia, 2023.
Dopo i saluti di padre Vincenzo di Turi, Rettore del Santuario, e di padre Alessandro Mastromatteo, Ministro provinciale, interverranno Ada Campione e Annamaria Tripputi dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Saranno presenti gli autori Lino Fazio, Nicola Albergo, Anna Maria Tripputi.
La catalogazione del patrimonio del Santuario di Bitetto voluta dalla Provincia di San Michele Arcangelo dei Frati Minori di Puglia e Molise ha avviato la ricerca e ha promosso l’idea del libro. Lo studio sistematico delle architetture e dei manufatti ha restituito la vitalità del luogo di culto, il tessuto culturale e devozionale, il gusto della committenza, spesso elevata, che nei secoli ha impreziosito il santuario del Beato Giacomo, un luogo sacro che presenta tutti gli aspetti peculiari della realtà santuariale: ha accolto il Beato per diversi decenni della sua vita; custodisce il suo corpo ” intatto”, oggetto di grande devozione nei secoli, a partire dalla scoperta nel 1505; conserva la fama dei miracoli compiuti da Giacomo, la raccolta di ex voto e la tradizione del pellegrinaggio, ancora vivo.
Il volume è inserito nella collana dell’AIRS, Associazione Internazionale Ricerche sui Santuari, e viene riproposta la nota introduttiva di Giorgio Otranto al Convegno di studi su Giacomo Varingez (1992), come esempio di ricostruzione limpida ed efficace della figura del Beato, nel segno della semplicità, della religiosità dei piccoli gesti, propria degli umili, del suo “vissuto cristiano”, come ripeteva spesso il prof.
Otranto.
Il volume è introdotto dal contributo di Lino Fazio, studioso del territorio di Bitetto e del Beato, che analizza la figura di fra Giacomo, il culto e la devozione per il luogo in cui ha vissuto e operato.
La parte centrale accoglie il contributo storico-artistico di Nicola Albergo, un giovane storico dell’arte che ricostruisce nella prima parte le vicende storiche, architettoniche e artistiche della chiesa e del convento; nella seconda parte realizza puntuali schede dei manufatti, posti in relazione con i contesti culturali più ampi. Infine, Anna Maria Tripputi, antropologa e docente di Storia delle Tradizioni popolari, analizza il Museo della Devozione e del lavoro, gli oggetti, gli attrezzi di lavoro, gli ex voto, ponendo attenzione alla cultura materiale, alla produzione e alla devozione rivolta al Beato Giacomo.